Gli oli essenziali
Agosto 24, 2024Religione e spiritualità
Ottobre 2, 2024La Storia Segreta della Cabala: Tra Misticismo e Tradizione
La Cabalà è una forma mistica legata alla tradizione ebraica e significa “ricezione”, un’eredità etica e spirituale tramandata di generazione in generazione. Pur essendo in stretta relazione con la cultura ebraica, gran parte della conoscenza cabalistica viene dal popolo caldeo, assiro-babilonese, che ha dato vita all'astrologia e alla maggiori parte dei quelli che oggi sono i riferimenti esoterici del medio-oriente e del mediterraneo.
Le tradizioni mistiche sono storicamente aperte al dialogo interculturale, infatti è possibile trovare nella cabala aspetti di svariate zone del mediterraneo o derivanti dall'oriente, e viceversa. La conoscenza ama il confronto ed è frequente trovare scambi, ed integrazioni, tra pensieri diversi poiché la diversità è una ricchezza.
Le Origini Mitiche
Quando Adamo venne cacciato dal paradiso, avendo mangiato il frutto dell'albero della conoscenza a lui ancora proibito, non fu mandato via con rancore ma con lo scopo di rettificare il suo errore che aveva purtroppo contaminato la sua natura originale. Per riuscire in questa impresa gli venne affidato un libro, tramite l'angelo Raziel. Questo libro, un compendio di sapienza divina, permise ad Adamo di accedere a conoscenze inarrivabili per l’essere umano e, dopo la caduta dal paradiso, gli offrì supporto nel ritrovare la via persa, attraverso la conoscenza e la chiaroveggenza.
« “Quando Adamo era nel giardino dell’Eden, il Santo, Benedetto Egli sia, gli mandò un libro tramite l’angelo RAZIEL, che governa i santi segreti dei mondi superiori. Su questo libro c’erano incisi simboli superni e una santa sapienza, e settantadue tipi di sapienza potevano venir spiegati suo tramite, (espansibili) a seicento settanta iscrizioni di segreti superiori. Per mezzo di questo libro e delle sue sapienti parole si potevano conoscere millecinquecento chiavi che non sono state date nemmeno ai santi esseri che dimorano nei mondi superni; tutto ciò era concentrato in questo libro. Quando esso arrivò ad Adamo, gli angeli superiori si radunarono intorno a lui, per conoscere e per ascoltare, mentre dicevano “Più alto dei cieli è Dio, su tutta la terra è il tuo splendore”.................... .....Poiché Adamo peccò e trasgredì il precetto del suo Signore, il libro volò via da lui, e Adamo si percosse il capo e pianse amaramente, ed entrò nelle acque del fiume Gichon finch’è queste gli arrivarono al collo e là vi rimase finch’è il suo corpo si corrose. Allora il Santo, Benedetto Egli sia, comandò all’angelo REFAEL di riportargli il libro. Adamo lo studiò con cura, dopo di che lo diede al figlio SET, e a tutte le generazioni dopo di lui, finchè esso arrivò ad ABRAMO, che suo tramite poteva contemplare la gloria del suo Signore, come abbiamo già spiegato. Questo libro fu anche dato a CHANOKH (Enoch). »
Tratto dallo Zohar, il libro dello splendore
Eva ed Adamo avevano la necessità di crescere e sviluppare sé stessi per poter far ritorno nel giardino. Il peccato fu nell’arroganza di mangiare qualcosa per cui non erano ancora pronti, volendo essere uguali a Dio.
La caduta dal paradiso avvenne a seguito dell’essersi cibati del frutto dell’albero della conoscenza, ancora proibito, mentre l’alimento digeribile per loro era il frutto dell’albero della vita. E' un elemento fondamentale dato che l'albero della conoscenza ha solo due rami fatti di opposti, mentre l'albero della vita ne possiede tre, il cui centro rappresenta una strada di mediazione tra forze polari.
Ancora oggi è chiaro come sia difficile il discernimento tra bene e male, perchè il male può essere vestito di onorevoli intenti ma muoversi da uno spazio interiore corrotto. Da qui la distinzione tra regno delle scintille e delle immagini.
“Nella decima ora della creazione Adam puzzò” così Dio si accorse della trasgressione. Il cibo indigesto iniziò a cambiare l’odore di Adamo così come capita al nostro corpo quando mangiamo cibi inadatti, allo stesso modo cibi per la mente e lo spirito possono essere indigesti, nocivi o intossicanti. Ecco l'importanza delle meditazione e la gestione di impulsi, emozioni e pensieri.
Il libro e la sua conoscenza rappresentano la prova che ogni errore può essere rettificato con il giusto impegno, che c’è sempre una possibilità di trasformazione e una via per tornare a casa. Nella cabala questo concetto, che amo profondamente, si chiama teshuva, la conversione del cuore. Chiunque può decidere di riposizionare il proprio cuore nella direzione della pace, certo è impegnativo ma ogni sforzo sarà ampiamente ripagato da una vita piena di senso e consapevolezza.